Una consulenza finanziaria, realmente personalizzata, deve avere come unico scopo quello di risolvere al meglio le esigenze di una persona e non l’incasso delle commissioni.

Un servizio non soggetto al conflitto d’interesse. Un’attività che venga remunerata in maniera chiara, commisurata e predefinita, senza costi occulti, e che permetta di allineare gli interessi di tutti gli attori in campo.

Tutto ciò è realizzabile? Facciamo un passo indietro e analizziamo cosa è successo nel passato, per capire quali nuove strade si aprono oggi. 

Come si è evoluto lo scenario finanziario fino a oggi?

Le banche tradizionali europee in questi ultimi anni sono state costrette a grandi trasformazioni imposte da tre fattori esogeni sviluppatisi contemporaneamente:

  1. la diffusione esponenziale di internet;
  2. una contrazione dei tassi senza precedenti per intensità e durata;
  3. l’aumento smisurato nei bilanci delle banche dei crediti deteriorati non più esigibili (NPL).

Questi tre fattori sono diventati dirompenti appena dopo un altro fenomeno che aveva interessato il mondo bancario negli anni 90: l’overdose di aperture di sportelli bancari. Un apparato pachidermico, costoso e spesso improduttivo.

Il tutto si è concretizzato durante una crisi economica profonda, globale e duratura, come non se ne ricordavano da anni.

Questo è lo scenario che ha comportato una fortissima contrazione degli utili per il sistema bancario europeo e ha costretto le banche, anche la tua, a trasformarsi da istituzioni finanziarie a veri e propri supermarket finanziari.

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Perché questi istituti non hanno a cuore i tuoi interessi?

Da un lato, perché sono nuovi sistemi di vendita organizzati, dove il fine ultimo è quello di farti spendere i tuoi risparmi acquistando i loro prodotti, sempre più opachi, complessi e guarda caso tremendamente costosi.

Lo scopo di queste strutture è di trarre il maggior profitto possibile, per non perdere la redditività di un tempo e mantenere l’architettura creata che ha costi enormi e incomprimibili.

Dall’altro lato, non è un caso che anche l’atteggiamento degli impiegati che lavorano negli istituti di credito sia cambiato. Una volta i dipendenti delle banche erano personaggi storici, persone che rimanevano al loro posto per una vita e si guadagnavano la fiducia dei clienti con il tempo. Una figura preparata di cui potersi fidare.

Oggi gli addetti nelle filiali, in molti casi, assomigliano a piazzisti insistenti, riguardo ai quali l’unica cosa che sembra preparata sono le storielle che li costringono a raccontare per lanciarti i loro prodotti.

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Esiste una soluzione alternativa? Sì, la consulenza specializzata e personalizzata!

C’è però un mondo diverso, dove la consulenza si sviluppa in maniera corretta. Abbiamo ben tre esempi: gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Svizzera.

In questi tre paesi si è sviluppato un modo diverso di fare consulenza finanziaria, soprattutto per la fascia di clientela più patrimonializzata, quella che ha le necessità finanziarie maggiori e più complesse, la famigerata clientela Private o HNWI (High Net Worth Individual). Persone con patrimonio superiore a 1 milione di dollari al netto della casa di residenza.

Secondo le tre differenti scuole di pensiero, la consulenza finanziaria è cresciuta di pari passo con la consapevolezza che i clienti più patrimonializzati e quelli più evoluti, hanno bisogno di essere seguiti in maniera specializzata e molto personalizzata.

Questi approcci sono caratterizzati da:

  • indicazioni basate sulle soluzioni più adatte alle esigenze del cliente, più che ai prodotti standard delle banche;
  • una consulenza a pagamento, che accompagna i clienti nell’individuazione delle scelte più idonee alla loro personalissima situazione;
  • un affiancamento costante che conduce nel tempo i clienti al raggiungimento dei loro scopi finanziari.

Questo modus operandi è diventato una vera e propria tradizione peculiare di questi tre mondi.

Qual è la situazione attuale nella consulenza finanziaria?

La maggior parte delle banche europee ha preferito la via del “supermercato”, che offre i prodotti “della casa”, dove sono garantiti ampi margini di guadagno, ma solo per questi istituti e non per te.

In queste realtà la standardizzazione regna sovrana, e anche se sul cartello d’ingresso evidenziano la scritta Private e sbandierano parole come personalizzazione e diversificazione, le soluzioni sono sempre le stesse per tutti i clienti.

L’esatto contrario della specializzazione e della personalizzazione necessaria in ambito di patrimoni rilevanti.

Ciò accade perché queste banche sono spesso alle prese con enormi problemi di bilancio, dovuti allo scenario descritto all’inizio, che necessita di lungo tempo per essere assorbito e smaltito. La via più semplice diventa quella del “negozio”: vendere i propri prodotti è più facile da realizzare e offre ritorni immediati e  più elevati.

Ma non è così dappertutto. In Italia esistono realtà (per la verità ancora poche) che hanno scelto la strada della consulenza evoluta per affiancare i loro clienti nella gestione del loro patrimonio.

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Istituzioni che hanno mandato i loro consulenti a studiare i modelli delle migliori private bank americane, svizzere e inglesi.

Ed è proprio questa la consulenza che offro anche io ai miei clienti. Lo faccio attraverso il metodo che ho messo a punto, il metodo First Class, che opera secondo le regole della consulenza fee based.

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Che cos’è la consulenza fee based?

La consulenza fee based è il sistema di consulenza che permette di fornire le indicazioni operative migliori per raggiungere gli scopi finanziari dei clienti.

In pratica il sistema permette di consigliare qualsiasi strumento idoneo a soddisfare le esigenze del cliente, nel rispetto del suo profilo di rischio e del suo risultato desiderato.

La remunerazione per questo servizio è costituita da una percentuale definita e concordata sul patrimonio conferito in consulenza e non deriva in nessun modo dagli strumenti consigliati.

Si elimina, dunque, qualsiasi conflitto d’interesse nella scelta degli strumenti proposti,  essendo essi suggeriti solo in base all’utilità al raggiungimento del risultato desiderato e non in base al ritorno commissionale che forniscono a chi li colloca.

In questo modo il compenso è chiaro, definito e legato all’attività di consulenza e non al prodotto utilizzato.

Le scelte sono basate solo sulla convenienza al raggiungimento del risultato per chi investe e non sulla remunerazione che ne deriva per chi le consiglia.

In pratica la stessa cosa che accade per un commercialista, un avvocato o un medico, che viene remunerato per l’attività e non per lo strumento utilizzato.

L’esatto contrario di quello che avviene oggi per te con la tua banca.

Perché scegliere la consulenza fee based? 

Due aspetti essenziali di questo tipo di consulenza ti garantiscono dei vantaggi notevoli:

  1. questo approccio è garanzia di trasparenza ed efficienza in ogni situazione di mercato, perché le soluzioni proposte sono in funzione delle tue esigenze, quindi  del tuo profilo di rischio, dei tuoi obiettivi e desideri di vita e di come questi due fattori si sposano con lo scenario atteso;
  2. tale sistema ti permette anche di non scegliere. Ovvero, se lo scenario di mercato non si sposa con i fattori appena citati, nulla vieta di consigliarti di rimanere liquido, non investire, e attendere scenari migliori con opportunità reali per il tuo progetto.

Questo tipo di consiglio non lo sentirai mai arrivare da una banca tradizionale, che non può guadagnare nulla se tu non investi il tuo patrimonio.

A loro non interessa che tu raggiunga il risultato desiderato, ma solo le commissioni che derivano dai tuoi investimenti. E se tu non investi le commissioni a loro non arrivano, anche se questo significa esporre il tuo patrimonio a rischi inutili.

Quali strumenti si utilizzano in una consulenza fee based?

Di norma, gli strumenti più utilizzati alla base della consulenza evoluta sono gli ETF, gli ETC e gli ETN.

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Questi strumenti risultano perfetti per realizzare la maggior parte delle strategie di gestione del patrimonio. Sono strumenti che replicano passivamente l’andamento dei principali mercati e delle principali attività finanziarie.

Consentono di prendere anche posizioni cosiddette “contrarian”, ossia di guadagnare quando i mercati scendono, e se necessario, di utilizzare anche la leva finanziaria.

Il tutto a costi veramente ridotti, e in qualche caso trascurabili, senza nessuna retrocessione verso chi questi strumenti li consiglia o li colloca.

L’esatto contrario di quello che avviene ora nelle banche tradizionali. Anche la tua, che percepisce il guadagno attraverso la retrocessione di parte delle commissioni pagate proprio da te.

L’approccio fee based rappresenta un vero e proprio cambio di passo per chi, come te, ha un patrimonio da investire e cerca un partner leale e affidabile, anche dal punto di vista dei costi applicati.

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Rappresenta, infatti, il sistema di garanzia di trasparenza, anche per ciò che riguarda i costi, che consente di azzerare l’enorme conflitto d’interesse che oggi, inevitabilmente, affligge il rapporto con le banche tradizionali.

Costituisce la soluzione alla mancanza di trasparenza dei costi che con questo sistema risultano chiari, predefiniti e concordati.

È il modello adottato dalle migliori private bank americane, inglesi e svizzere. Il modello di remunerazione che puoi scegliere adottando il mio sistema di consulenza, il metodo First Class.

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